Comunicazione

Quando mi ascolti

Avrei voluto dire queste parole tante volte come figlia, sorella, amica, collega, compagna. Tante volte avrei potuto ricevere queste parole come figlia, sorella, amica, collega, compagna.
Una riflessione su come vorremmo essere ascoltati e come possiamo ascoltare.

“Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu inizi a darmi consigli, non fai ciò che ti ho chiesto…

Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu inizi a spiegarmi perché non dovrei sentirmi in quel modo, tu calpesti i miei sentimenti…

Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu pensi di dover fare qualcosa per risolvere il mio problema, mi hai frainteso, per quanto strano possa sembrarti.

Ascolta! tutto ciò che ti ho chiesto è che tu mi ascolti: non parlare, non fare, semplicemente ascoltami!

I consigli costano poco. Con pochi soldi potrei trovarli su qualche rivista.

Io posso farcela da solo, non sono impotente. Avvilito sì, forse anche esitante, ma non privo di risorse.

Quando fai per me ciò che io potrei fare da me, aumenti le mie paure. E il mio senso di inadeguatezza.

Ma quando semplicemente accetti, come un dato di fatto, che io provo ciò che provo, per quanto assurdo possa sembrarti, allora posso smettere di convincerti e provare davvero a capire cosa c’è dietro ai miei sentimenti irrazionali.”

Relazioni efficaci. Come costruirle, come non pregiudicarle“, Thomas Gordon

 

 

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